Poveri Cristi

di e con Ascanio Celestini
musiche di Gianluca Casadei
suono Andrea Pesce
organizzazione Sara Severoni
produzione Fabbrica, Teatro Carcano
distribuzione a cura di Mismaonda

In una periferia di Roma che somiglia a tante periferie del mondo si intrecciano le vite di poveri cristi. C’è Giobbe, magazziniere analfabeta che ha messo a punto una tecnica per sistemare la merce nel magazzino senza sapere leggere una parola. C’è la Vecchia che insegna alla Prostituta che per il sapere e la cultura non serve il denaro. C’è Joseph che è partito dal suo paese, ma prima di arrivare in Italia è stato seppellitore, emigrante, schiavo, naufrago, detenuto, facchino e barbone. E poi c’è il razzista, la Donna Impicciata, lo Zingaro di otto anni che fuma e persino San Francesco… Tutti questi personaggi hanno qualcosa in comune. Sono quelli brutti che finiscono sui giornali quando accade qualcosa di grave, di scandaloso, che l’autore cerca di raccontare come santi quando succede un prodigio.